Il mondo dei francobolli e della filatelia - UNIONE FILATELICA SUBALPINA

Posts written by pino il saggio

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    Le prove d'incisione sono molto belle.
    In effetti sono prove di conio della parte calcografica.
    In questo caso la prova rappresenta tutto il futuro francobollo perchè il francobollo fu stampato in calcografia.
    Non ne venivano preparate molte e quindi non è facile trovarne.
    Hanno un fascino tutto particolare perchè sono perfette e le linee d'incisione sono nette e pulite.

    Complimenti!

    Io ne ho qualcuna della Repubblica, più o meno stesso periodo
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    Quella di Afinsa fu una operazione davvero in grande. Acquistava qualsiasi francobollo, raro o medio o comune, purchè fosse certificato e riportato nei cataloghi. Da qui l'apparire su un determinato catalogo italiano delle più inutili ed inverosimili "emissioni" e di soprastampe che neanche il sig. P. di Milano poteva immagginarsi :-) Di pari passo aumentarono certificati, spesso, farlocchi o fatti ad occhi chiusi con la promessa di assegni ben pesanti. Alcuni (detto ironicamente) segnatasse n.1, i più falsificati, divennero improvvisamente originali e certificati, così come tante soprastampe su francobolli del Regno che farebbero volare anche gli asini :-) Improvvisamente non ci fu più un ASI falso, ma tutti genuini e perfetti, anche se mancava un margine intero. Alla fine della giostra, tutto il materiale nei magazzini dell'Afinsa ci torna indietro (una parte già tornata) attraverso le aste tedesche. Proprio in questi giorni ce n'è una con tanto materiale ex Afinsa. Naturalmente ci sono anche oggetti originali ed anche ben quotati, nel senso che vengono proposti a prezzi davvero appetibili. Ma occorre fare molta attenzione e guardare bene l'oggetto senza soffermarsi più di tanto sui certificati.

    Quanto al Prampolini, confermo la rincorsa all'accaparramento da parte di un negoziante.
    Infatti è l'unico francobollo del periodo quotato un po' più rispetto agli altri. Quale ne fu il motivo, non ne ho idea. Non conosco neanche il nome del commerciante, ma nei vari convegni lo si indicava a dito e c'era gente che faceva la fila per vendergli i Prampolini che aveva.
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    Contesto la definizione di "NON EMESSO" data dal Postalista.
    Il francobollo sulla Madonna di Loreto non è stato annullato prima della distribuzione agli uffici postali, ma solo ne è stata spostata la vendita. Quindi è tutt'ora valido come ricevuta per un servizio prepagato. Inoltre, che qualche ufficio postale l'abbia ricevuto e venduto dimostra che il francobollo è valido e quindi EMESSO.
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    Vediamo se posso aiutare...
    La dentellatura lineare, spesso, scarta di qualche decimo. Aggiungi che ci può essere un ritiro millimetrico della carta o un rilassamento ed ecco che il tuo 11 1/2 si trasforma in 11 1/4. Infatti, spesso si legge la dentellatura non come 11 1/2 ma come 11,5 per arrotondamento proprio per quanto ho scritto prima.
    Carta senza legno non so cosa possa essere.
    Posso immaginare carta senza intrusioni, cioè carta perfetta senza residui all'interno. Ad esempio la cosidetta carta di guerra era piena di intrusioni, di minuscole particelle scure.
    Oppure se esistono altre tirature dello stesso francobollo su duversi tipi di carta, potrebbe voler dire cartsa senza fili di seta. Fino 800 primo 900 era facile trovare carta realizzata con fili di seta.
    Quanto allo spessore, qui sta solo nella tua esperienza nel maneggiare i francobolli e confrontarli tenendoli fra le dita. Ti assicuro che dopo un po' che li maneggi, le differenze di spessore le senti.
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    ahahahah ogni tanto qualcosa di buono la dico ahahahah :D :D :D :D :D :D
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    Per gli usati ho sempre messo due o tre gocce di candeggina in acqua tiepida e poi fatto sciacquare in acqua fredda.
    Per i nuovi "dovrebbe" bastare un cotton fioc imbevuto di benzina o esano da passare "molto" dolcemente sulla macchia ma non dalla parte della gomma.
    Ma non sempre i risultati sono buoni.
    Quanto alle linguelle, un buon metodo è quello di strofinatre velocemente la linguella, dove questa è fissata sul francobollo, con la parte rotonda della pinzetta. Dopo pochi secondi la linguella diventa facile da togliere.
    Naturalmnete anche questo è un sistema empirico il cui risultato si attesta intorno al 70% dei francobolli trattati.
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    Tutte le emissioni CLN, tutti i soprastampati dei territori occupati (quelli di un certo valore), tutti gli RSI (o almeno una grande parte) sono stati riprodotti negli anni '70 dal sig. P. noto commerciante filatelico di Milano. Un gran danno per la Filatelia.
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    Sinceramente ho molti dubbi che l'annullo sia originale. Ho dubbi anche sulla testina, ma le immagini non sono sufficientemente chiare.
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    Una perizia costa in media intorno ai 50 euro. Se, ad esempio, la serie che mostra è quella del 1866 vuol dire che potrebbe ricavarne circa 150 euro. Se deve aggiungere il costo della perizia e vende sempre a 150 euro, lei guadagna solo 100 euro. Se, al contrario, vuol far pagare il costo a chi compra, dovrebbe vendere a 200 euro. E non è detto che a 200 euro trovi l'acquirente. Sono scelte molto personali.
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    Le ristampe del Lombardo Veneto vennero emesse ufficialmente dalla stamperia di stato per soddisfare le richieste dei collezionisti.
    Hanno un discreto valore in base all'anno di stampa. A parer mio non si può parlare di emissione in quanto prodotte e vendute senza possibilità di valore postale, mia personale convinzione. Le ristampe furono prodotte negli anni 1866, poi nel 1870, ancora nel 1884 e solo alcuni valori nel 1887 e 1894. si differenziano dagli originali per la dentellatura diversa e per la carta e la gomma ben diverse dagli originali. Il valore è sui 1700 euro di catalogo per la serie stampata nel 1866, di 250 circa per la serie del 1870, di 800 euro per la serie del 1884 e di pochi euro per i pochi valori delle due ultime ristampe. Parliamo di valori di catalogo, naturalmente. Il mercato è, invece, ben diverso e credo si assesti intorno al 20% del valore di catalogo.
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    Un altro sistema per dividere i Londra dai Torino è osservare il lobo dell'orecchio e la fronte.
    Nei Londra sono bianchi, nei Torino sono rigati.
    Naturalmente i francobolli con l'effige del Re.
    Un altro metodo, non so se è già stato detto, per i nuovi è osservare la gomma.
    Nei Londra è leggera, bianca quasi trasparente. Nei Torino è giallognola e striata.
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    Non ci hai ancora detto se i francobolli sono nuovi oppure usati.
    E questo fa una grande differenza.
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    Caro amico, i francobolli che mostri sono molto comuni. Come indicazione di un valore commerciale, puoi paragonarli ad una colazione con caffè e brioche.
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    Anche a me questi timbri non piacciono proprio.
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    E' la prova della soprastampa tirata su carta povera, come tutte le prove di stampa.
    Nessun mistero :-)
    Non so quanti fogli ne stamparono per prova su questo tipo di carta, ma un numero non certo piccolo.
    Non è raro da trovare, solo poco comune.
105 replies since 16/12/2019
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