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Ho trovato sul web quest' articolo
http://assfilatelicacagliari.altervista.or...nare-la-storia/
che condivido con voi.
vi piacciono l' interi?. -
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Gli interi postali, con gli aerogrammi, sono veramente una collezione interessante che si integra con quella filatelica, in particolare gli interi commemorativi post anni '70; ho avuto occasione di vedere una raccolta fino al 2011 e sono rimasto sorpreso dalle loro splendide vignette e dalla loro bellezza.
Fin dagli inizi in Italia gli interi postali hanno avuto il francobollo stampato con la cartolina di cartoncino, spesso con tariffe agevolate diverse da quelle ordinarie, ad esempio la cartolina delle donne nell'arte del 2002, il cui francobollo stampato bellissimo non esiste nella serie ordinaria del 2002 e del 2004, in altri Stati invece l'intero postale era in bianco e doveva essere affrancato con i francobolli in corso.
Nel merito ti racconto un fatto interessante: nella serie di 9 valori emessa dall'AMGOT per l'occupazione della Sicilia nel 1943 c'è il valore da 15 centesimi in perfetta tariffa per la cartolina postale come negli USA, ma avendo le C. P. italiane già il francobollo stampato e incorporato + le scritte VinceRemo e VinceRomolo, non fu mai utilizzato per lo scopo per cui venne emesso e sui cataloghi viene considerato solo isolato in coppia per 0,30 centesimi tariffa per le normali cartoline illustrate.
Nel 1944 furono utilizzati i singoli per la tariffa agevolata delle bollette per l'acquedotto di Palermo e poi di Catania e per le fatture da enti pubblici o previdenziali tassa a carico, come segnatasse.
Un abbraccio
Cervohold. -
mariogallo.
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Scusatemi, mi pare che ci sia bisogno di un po' di chiarezza... Fin dagli inizi in Italia gli interi postali hanno avuto il francobollo stampato con la cartolina di cartoncino, spesso con tariffe agevolate diverse da quelle ordinarie, ad esempio la cartolina delle donne nell'arte del 2002, il cui francobollo stampato bellissimo non esiste nella serie ordinaria del 2002 e del 2004
Dire che "spesso" gli interi postali avevano tariffe agevolate rispetto ad oggetti analoghi affrancati con francobolli (almeno in Italia) mi sembra una grossa esagerazione. In realtà, questo si verificò unicamente per le cartoline postali di Stato fino al 1889, che avevano una tariffa ridotta rispetto a quelle dell'industria privata. Forse anche per qualche aerogramma negli anni '50, ma non ne sono sicuro. In ogni caso non fu certo "spesso". La cartolina del 2002 non c'entra nulla, perché il valore facciale (e quindi la tariffa del servizio) era sempre 0,41, come per una qualsiasi cartolina privata affrancata con francobolli, nessuna agevolazione. L'unica cosa diversa fu il soggetto rappresentato, diverso da quello usato per i francobolli della stessa serie e dello stesso facciale.in altri Stati invece l'intero postale era in bianco e doveva essere affrancato con i francobolli in corso.
Se erano "in bianco" e dovevano essere affrancati non erano interi postaliNel merito ti racconto un fatto interessante: nella serie di 9 valori emessa dall'AMGOT per l'occupazione della Sicilia nel 1943 c'è il valore da 15 centesimi in perfetta tariffa per la cartolina postale come negli USA, ma avendo le C. P. italiane già il francobollo stampato e incorporato + le scritte VinceRemo e VinceRomolo, non fu mai utilizzato per lo scopo per cui venne emesso e sui cataloghi viene considerato solo isolato in coppia per 0,30 centesimi tariffa per le normali cartoline illustrate
Sempre per chiarezza: 15 centesimi era la tariffa delle cartoline a tariffa ridotta (per lo stesso distretto di impostazione, per corrispondenza tra sindaci o dirette a militari), 30 centesimi quella delle cartoline per l'interno, fuori distretto. La tariffa delle cartoline illustrate (con massimo di 5 parole di convenevoli) era di 20 centesimi, con più di 5 parole 30 centesimi come le cartoline postali.
Per inciso: le cartoline postali con "francobollo stampato e scritte VinceRemo e VinceRomolo" esistevano anche da 30 centesimi, quindi non è certo quello il motivo per cui il 15 centesimi AMGOT isolato non è quotato dai cataloghi (peraltro se ne vedono diversi anche su internet e a prezzi non certo alti, quindi non capisco proprio il motivo di questa assenza, non essendo certo vero che non fu mai usato per lo scopo per il quale fu emesso)
(immagini prese da internet)
Mario
Edited by mariogallo - 17/10/2018, 19:23. -
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Caro Mario, la risposta sta nelle date dei timbri, tutti post Marzo 1944, mentre il francobollo da 15 centesimi fu emesso tra i primi della serie nel Settembre 1943.
L'AMGOT fece ritirare da subito in Agosto tutti i francobolli del Regno dichiarandoli fuori corso, anche le marche da bollo e annullò tutte le tariffe in vigore; poi furono riammesse con alcune modifiche e limitazioni di guerra, tanto è vero che il danno più grosso fu per l'Erario del Regno del Sud, perchè i nuovi valori da 5 e 10 lire, quasi inutili per servizio (niente assicurate o trasporto valori), vennero principalmente usati per bollare gli atti di compravendita, e le tasse fisse di quelli giudiziari e notarili con l'importo che andava a favore delle poste d'occupazione e non del Regno, questo tra i motivi principali del ritiro della serie dal 31/08/1944, tollerati fino al 30/09/1944, e il ripristino dei francobolli italiani, però con le tariffe raddoppiate della Luogotenenza.
I pezzi veraci con il 15 centesimi singolo sono pochissimi e valgono almeno 10/20 volte i prezzi correnti, quelli prima del Marzo 1944 (tariffa sospesa) sono ancora più rari, purtroppo troppi operatori non hanno la minima cultura o conoscenza nel merito e per loro valgono come una cassetta di arance..........
Un abbraccio
Cervohold
Edited by Carlo Cervini - 18/10/2018, 16:32. -
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Caro Atriolo, quell'amico che mi aveva fatto vedere gli interi, nei prossimi giorni me ne può imprestare qualc'uno da scannerizzare e postare, non tanto quelli commemorativi, ma in particolare quelli ordinari tipo Siracusana, Castelli, Donne nell'arte ecc............ per vedere le diverse tariffe interno/estero rispetto ai francobolli delle serie.
Cosa dici ne vale la pena ?
Un abbraccio
Cervohold. -
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beh vale sempre la pena . -
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Questa cartolina sovrastampata Repubblica Sociale Italiana non dovrebbe esser stata usata a Civitanova Marche visto che a man mano che gli alleati avanzavano venivano ritirate dalla circolazione e messe fuori corso: uso tardivo tollerato. Interessante anche il testo perchè ci racconta come la gente voleva divertirsi dopo le tribolazioni della guerra. Cartolina comprata per un euro al mercato delle pulci di Marostica.
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ciao
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una leonardesca che in questi anni ha ripreso vigore
visto l' interesse per i 500 anni
bella cartolina segno dei tempi... chiede della laurea
mi piacciono perchè comunque hanno un pezzo di storia e di vita delle persone. -
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Ciao
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Però dritta si presenta meglio...questione di programma che si usa!. -
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Hai ragione Gianluigi,
ma il mio XP ... è una grazia che si accenda ancora.. -
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inserisco questo spicchio di immagine di una cartolina spedita da merano il 5 10 1928
sotto reca un timbrino A 246
sapete a cosa si riferisce?. -
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Di solito il numero è riferito al sacchetto postale di transito per le spedizioni via ferrovia, durante le guerre spesso ce ne sono parecchi legati ai bombardamenti e alle interruzioni delle linee.
Un abbraccio
Cervohold. -
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grazie mille io pensavo fossero riconducibili ai quartieri postali
devo approfondire meglio gli interi postali del regno.