cosa c'è che non va?

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    Sto visionando dei francobolli su ebay , e vorrei un giudizio da voi su due francobolli uguale che sto cercando.

    Il primo :

    B1917-17074731463558

    A1917-17074731466274


    il secondo:

    1917B

    1917A

    poi vi dico quali sono i miei dubbi.

    Intanto se potete ditemi anche il prezzo di acquisto che secondo voi sarebbe corretto per questi francobolli.
     
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    Ciao, io non ci vedo nulla di strano se non che potrebbero essere dei rigommati, cosa che si può vedere solo dal vivo.
    Di più non sono in grado di dirti.
    Fausto
     
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    Ho il dubbio che il retro del secondo francobollo potrebbe non essere di quello raffigurato.
     
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    4°LIVELLO

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    CITAZIONE (biagio montesano @ 9/2/2024, 18:06) 
    Ho il dubbio che il retro del secondo francobollo potrebbe non essere di quello raffigurato.

    Adesso che me lo hai fatto notare potrebbe essere vero ci sono dei dentelli che sembrano diversi quindi se è vero chi lo ha messo in vendita non è neanche troppo furbo perchè se lo ha fatto per migliorare io ho notato quei due puntini sulla colla che sembra la gomma consumata.
    Per il primo il dubbio mi è saltato all'occhio perchè in vendita ad un prezzo basso (5 euri) e per la centratura che ha mi sembra troppo basso, allora ho cercato di guardare meglio il retro del francobollo e sembra che vicinissimo ai dentelli la colla abbia colore diverso ,non vorrei che fosse stato rigommato cercando di evitare di rigommare i dentelli per non indurirli. La morale della favola e che anche per francobolli non troppo costosi come questo (intorno ai 15 20 euro max se comprati da gente seria) bisogna fare attenzione perchè potrebbero fregarti comunque
     
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    Cervohold

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    Il primo è perfetto ed originale, in alcuni dentelli la gomma si è staccata nello strappo del distacco dai contigui, all'epoca la gomma veniva spennellata e raffreddata...........tutto regolare.

    il secondo invece ha delle sbavature della soprastampa in alcune lettere chiave: E e R di Aerea e R di Torino e Roma, mancano i microgranuli stabilizzatori di fuliggine dell'inchiostro, tutta la soprastampa è leggermente aquosa, il tratto non è netto, per me è un falso fatto però molto bene.

    Un abbraccio

    Cervohold
     
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    Ciao Cervohold,
    non posso dire di essere d'accordo con te, e ti spiego il perché: Chi é che fa tutto quel lavoro per poi fare dei francobolli da vendere a qualche euro? Quanti deve venderne per recuperare le spese? Sai cosa significa riuscire a venderne un centinaio? Una vita!
    E poi, uno che ha queste capacità, impiega le proprie risorse per fare pezzi di un'altra levatura e non pezzi come questo che per un falsario sono francobolli che non rendono.
    Tu dici che l'inchiostro é diverso, ricordiamoci che ne hanno stampati 200.000 e chissà quante giunte di inchiostri, magari diversi, hanno fatto.
    Ma non é questo l'importante, la cosa va vista dal punto di vista psicologico, il falsario deve fare pochi pezzi ma redditizi, magari uno solo, ma che sia sostanzioso perché se ne fa di più viene beccato.
    Fausto
     
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    Cervohold

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    Vedi Fausto, in una soprastampa, dove le lettere maiuscole o minuscole sono normalmente più piccole di un francobollo che è già molto piccolo di suo 30/40 mm. ecc.......la stabilizzazione dell'inchiostro che è liquido per forza di cose, con l'aggiunta di polvere di gesso per le soprastampe chiare (rosse, azzurre, verdi) o di fuliggine (quelle nere) è il segreto fondamentale prima dell'OCV di Torino fino al 1929 poi del Poligrafico di Roma, il tratto deve essere netto, pulito, senza la minima sbavatura in particolare nelle lettere critiche, cioè con spazi interni bianchi tipo la a, la g, la e, la r maiuscole o minuscole.

    Anche la tipografia Fortuna (che era al top europeo per le carte valori) applicava lo stesso sistema e lo si vede chiaramente nei francobolli dell'AMG VG del TLT e delle Occupazioni del 1943/45, le altre tipografie normali non avevano questa possibilità per i macchinari, i galvani, le pressioni sulle matrici zincate e non e questo si riperquoteva sui francobolli, per i falsari situazione ancora più complessa.............comunque quando ci sono delle sbavature il francobollo non puà essere originale, è stato utilizzato un inchiostro normale inevitabilmente più acquoso.

    Questo mi hanno insegnato i grandi maestri del passato.............oggi che il mondo va alla rovescia si stravolge anche la filatelia, ma se ci pensi bene e guardi le soprastampe perfette del Regno e delle Colonie converrai che questa è la realtà oggettiva.

    Un abbraccio

    Cervohold

    PS Nel caso dei francobolli calcografici che venivano soprastampati foglio per foglio ci possono essere delle piccole differenze dovute all'asciugatura o ad altro, ma il tratto deve essere sempre netto e con nessuna sbavatura.
     
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    Il tema non é come veniva prodotto ma se il francobollo é falso.
    Prima di tutto il francobollo originale vale di più di quello sovrastampato e quindi il falsario é costretto a trovare del materiale senza colla, e già questo é un problema per averne una certa quantità.
    Poi devi gommarli ed attendere che la colla sia ben secca in modo che quando li sovrastampi si veda il foulage.
    A questo punto conviene venderli senza sovrastampa ma ammettiamo di voler andare avanti.
    Devi costruire lo stampo, devi costruire una apparecchiatura che ti permetta di mettere la sovrastampa perfettamente diritta, devi fare uno studio dell'inchiostro da usare e devi riuscire a venderne una certa quantità.
    A questo punto ti dico che il francobollo in oggetto é senz'altro autentico, salvo la colla.
    Fausto
     
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    Ciao,

    gli inchiostri tipografici, MAI e poi MAI, possono essere liquidi.
     
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    Cervohold

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    Ma insomma, tra le due soprastampe c'è un abisso, nel tratto, nella chiarezza e le ragioni sono quelle da me descritte...........se si vuole rifare la storia della filatelia, va bene per chi ci crede.............vuol dire che i padri della stessa erano degli ignoranti.

    Un abbraccio

    Cervohold
     
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    E' giusto che ognuno abbia il proprio credo, c' é ancora chi crede nella befana.
    Fausto
     
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    Anche io concordo su fatto che nel secondo esemplare fronte e retro sono di due francobolli diversi (nella immagine ho affiancato il lato destro del fronte con il sinistro del retro e sono diversi)
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    Cervohold

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    CITAZIONE (Pierpa63 @ 11/2/2024, 18:58) 
    Ciao,

    gli inchiostri tipografici, MAI e poi MAI, possono essere liquidi.

    Concordo, ma una cosa è un francobollo stampato in calcografia su una matrice fissa di base, foglio per foglio, poi asciugato e dentellato normalmente in pile di 10 - 15 sovrapposti alla volta (qui avviene il decalco se non sono ben asciutti); un'altra cosa totalmente diversa è una soprastampa eseguita con regole tutte sue.

    In Italia si utilizzavano i microgranuli per stabilizzare gli inchiostri, con caratteri perfetti anche se leggermente diversi tra francobolli stampati in rotocalco e calcografici, all'estero si usavano altri tipi di stabilizzatori degli inchiostri o non si usavano; un effetto immediatamente visibile si nota quando si ruota il francobollo sotto una luce forte, se ci sono i microgranuli questi assorbono/frammentano la luce e la soprastampa rimane completa e visibile in tutte le posizioni, se non ci sono il fondo è liscio, riflette la luce e la soprastampa diventa grigia fino a sparire in parte o del tutto in alcune angolazioni, per questo dico spesso che la soprastampa si può considerare come una seconda filigrana di sicurezza.

    Un abbraccio

    Cervohold

    Edited by Carlo Cervini - 13/2/2024, 13:34
     
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